Fusioni prototipali in metallo

Fusioni prototipali in metallo
Realizziamo prototipi grazie a macchine di formatura a polimerizzazione 3D, analoghe a quelle per la sinterizzazione laser del Nylon, con cui è possibile produrre elementi complessi in materiale refrattario polimerizzato. Questi elementi sono impiegati come stampi a perdere per la realizzazione di getti di foggia anche molto complessa (cavità e sottosquadri) nei seguenti materiali: Ghisa Grigia – Ghisa Sferoidale – Bronzo – Ottone – Alluminio
Il tutto può essere utilizzato per getti di notevole dimensione e peso (anche superiori al metro di sviluppo e ai 50 kg di peso).
Il refrattario granulare è lavorato strato per strato, in analogia a quanto conosciuto per la sinterizzazione laser di polveri di Nylon, ma la coesione dei singoli granelli è ottenuta mediante polimerizzazioni a freddo (con catalizzatore) che produce parti non deformate o tensionate e direttamente assemblabili in uno stampo completo impiegabile presso le fonderie.
Questa tecnica permette di ottenere quindi prototipi funzionali simili ai prodotti di produzione definitiva, con in aggiunta la simulazione del processo di colata e l’individuazione di particolari difettosità legate a sottospessori che altre tecniche di prototipia non verificano.
I tempi medi di realizzazione sono di 9-14gg lavorativi dal file 3D alla fusione finale, e possono subire variazioni in funzione del numero di particolari richiesti e della loro dimensione.

Materiali:
Ghisa Grigia – Ghisa Sferoidale – Bronzo – Ottone – Alluminio

Dimensioni massime:
Ghise: 100 kg
Alluminio: 35 Kg

Tempi di realizzazione:
9 – 14 gg lavorativi

File per la realizzazione:
File 3D con sovrametalli oppure File 3D pezzo finito

Microfusione o Fusioni a cera persa
La Microfusione o fusione a cera persa, impiega modelli identici nelle geometrie al pezzo da produrre in metallo. Questi modelli chiamati comunemente cere, sono realizzati in appositi materiali che sono studiati per liquefare o bruciare a temperature relativamente basse senza lasciare ceneri o residui. Le cere o modelli sacrificali vengono impiegati per realizzare una struttura nota come grappolo. Questa struttura in cera viene annegata in un materiale inerte (gesso o ceramica liquida) e quindi posto in cottura. Durante la cottura il refrattario solidifica e le cere si dissolvono, lasciando una cavità identica al pezzo da realizzare. Con il sistema di colata si può quindi riempire con alluminio (se il guscio è in gesso) o con acciaio (se il guscio è in ceramica). Il guscio ceramico è notevolmente più resistente ma per crearlo è necessario un procedimento molto lungo. Viene immerso il modello sacrificale nella ceramica liquida, facendo asciugare e indurire un sottile strato di ceramica. Questa operazione viene ripetuta molte volte.
Le microfusioni “ceramiche” sono contraddistinte da una risoluzione molto elevata fino a ±0,05mm ma proprio a causa del numero elevatissimo di strati che servono per costruire i pezzi, i particolari di dimensione sopra i 120 mm di altezza tendono ad avere costi molto elevati, con dimensioni massime fino a 350 mm.

Materiali:
Microfusioni in Lega di alluminio (GAlSi10 – A 357)
Microfusioni in acciaio (C40 – AISI 304 – AISI 316)

Dimensioni:
fino a 350 mm

Tempi di realizzazione:
circa 11 – 12 gg lavorativi